Di recente, in conseguenza delle restrizioni e precauzioni legate all’emergenza sanitaria, il canale video è diventato necessariamente il più utilizzato (o l’unico utilizzabile).
La consulenza psicologica e la psicoterapia online rappresentano – dove utile, necessario o proficuo per il bisogno della persona – una valida modalità complementare o alternativa ai percorsi di supporto e cura in presenza.
La psicoterapia online è efficace?
Sono comparsi negli ultimi anni ricerche sull’efficacia delle terapie online e i risultati sono decisamente incoraggianti.
Tra le ricerche condotte sull’argomento, diversi studi (Barak et al, 2008; Andersson et al., 2012, 2014) ne confermano l’efficacia per diverse condizioni psicopatologiche come disturbi di ansia e disturbi dell’umore, sottolineando l’equivalenza nei risultati raggiunti rispetto alle terapie vis-a-vis, anche a distanza di 36 mesi (Andrews et al., 2010) e di 5 anni dopo la conclusione del percorso (Hedman et al, 2011).
In uno studio del 2002 (Day & Schneider), è stato riscontrato che la partecipazione del cliente, era addirittura superiore nella modalità da remoto rispetto al percorso in studio.
Riassumendo i risultati di altri studi condotti nell’arco di 23 anni in Australia, USA, Canada, Scozia e Inghilterra, l’alleanza terapeutica nelle terapie online si è rivelata essere equivalente alle terapie in presenza (Simpson & Reid, 2014).
In Italia, è stato condotto uno studio nel 2020 da APC (Associazione di Scuole di Psicoterapia Cognitiva). In generale, si può affermare che chi ha aderito alla modalità da remoto, ne è rimasto soddisfatto, avendo percepito la prosecuzione o l’inizio con questa modalità come efficace, desiderando però la ripresa in presenza, appena le condizioni per farlo si sono ripristinate.
I vantaggi della psicoterapia online
Possibilità di mantenere la continuità o di iniziare nuovi percorsi, anche in periodo di distanziamento fisico, o durante periodi di assenza, mobilità limitata, viaggi di lavoro, maternità, permanenze all’estero, etc..
Possibilità di mantenere un setting professionale (giorno e orario delle sedute, frequenza, obiettivi, pagamenti, etc.).
Si adatta bene a moltissimi interventi psicologici e a diverse modalità di lavoro.
Possibilità di vedersi in volto, dato che attualmente nei luoghi chiusi, nella regione Lombardia, è necessario l’utilizzo della mascherina.
Sicurezza per la salute reciproca in periodo di pandemia.
Punti di attenzione
Mancanza del corpo nelle sedute: ad esempio, si perdono alcuni elementi della comunicazione non verbale, focalizzata a video solo sull’espressione del volto.
Il setting fisico non sarà più la stanza del terapeuta, ma una stanza virtuale.
Il terapeuta può essere percepito come meno rassicurante e intimo per via dello schermo.
Per il paziente, la difficoltà eventuale di ritagliarsi uno spazio di privacy in casa.
Alcune condizioni psicopatologiche gravi richiedono una relazione vis a vis, soprattutto in momenti delicati.
La pratica online potrebbe favorire una situazione di isolamento o un meccanismo di evitamento di pericoli e scenari temuti, disincentivando l’uscire di casa.
La modalità a distanza può rappresentare una difesa o una resistenza ad entrare in un contatto più profondo con il terapeuta.
E’ necessario che paziente e terapeuta si confrontino più volte durante il percorso. E che lo facciano con onestà e trasparenza in merito a eventuali pregiudizi e forme di diffidenza iniziali, all’efficacia percepita, alle preferenze e alle implicazioni relazionali del percorso in essere.
Comments