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  • Silvia Sacchini

Come le coppie possono migliorare la loro comunicazione?

Stili di comunicazione positivi e negativi durante il conflitto.



Il conflitto è inevitabile in ogni relazione intima. Tuttavia, le coppie differiscono notevolmente nel modo in cui comunicano con i loro partner durante i conflitti.


Nel caso delle coppie felici, è facile che ogni persona esponga il proprio punto di vista con fermezza, con rispetto ma anche ascoltando ciò che ha da dire il proprio partner. Ne deriva una comprensione dei sentimenti e del parere del proprio partner, che aiuta a sciogliere prima la tensione.


Al contrario, le coppie infelici spesso si insultano e si lamentano pesantemente ogni volta che litigano, urlando senza ascoltarsi. Questo non permette una comprensione reciproca e anzi riafferma i loro atteggiamenti negativi l’uno verso l’altro.


Questa osservazione ha portato alla conclusione che stili di comunicazione più positivi producano una maggiore soddisfazione della relazione.

Per questo motivo i terapeuti spesso spronano i loro clienti ad aumentare l'uso di tecniche di comunicazione positiva e istruiscono sull'uso di affermazioni "io" piuttosto che affermazioni accusatorie con il “tu”; "Mi sento così arrabbiato quando tu..." piuttosto che "Mi fai così arrabbiare quando tu…"; e insegnano loro anche ad evitare termini assoluti come "sempre" e "mai".


Ma i cambiamenti positivi nello stile di comunicazione portano effettivamente al miglioramento nella soddisfazione della relazione?

Questa è la domanda a cui lo psicologo dell'Università di Alberta (Canada) Matthew Johnson e i suoi colleghi hanno cercato di rispondere in uno studio, recentemente pubblicato sul Personality and Social Psychology Bulletin.



E’ risultato che quando le coppie riducevano la quantità di comunicazione negativa durante un conflitto, si sentivano anche più soddisfatte della loro relazione in quel momento, ma non necessariamente in momenti futuri.

Inoltre, l'aumento della comunicazione positiva non prevedeva una maggiore soddisfazione della relazione, né in quel momento né in quello successivo.


La ricerca ha quindi mostrato che la riduzione della comunicazione negativa ha un effetto maggiore.


Insultare e dare voce a lamentele non risolve il problema e anzi alimenta rabbia e delusione, perpetuando l'infelicità nella relazione.

Ma nella misura in cui ciascuno dei partner può limitare la comunicazione negativa, è più probabile che entrambi trovino una soluzione al problema.

Anche in situazioni non conflittuali, è meglio evitare prese in giro, sarcasmo e frecciatine. Questo perché lasciano nel partner ferite psicologiche persistenti, facendogli dubitare dell’impegno nella relazione.


Al contrario, gli stili di comunicazione positivi possono addolcire i problemi ma senza risolverli.

Le affermazioni in "io" sono più a vantaggio di chi parla che di chi ascolta e ci ricordano che abbiamo il controllo sui nostri sentimenti. Ad esempio: non dobbiamo arrabbiarci perché il coniuge lascia il suo asciugamano bagnato sul pavimento invece di metterlo nel cesto.

Naturalmente, dal punto di vista dell'ascoltatore, potrebbe non importare se l'oratore dice "Mi sento così arrabbiato quando tu..." o "Mi fai così arrabbiare quando tu..." In entrambi i casi, è una lamentela sul loro comportamento.

Il semplice passaggio a uno stile di comunicazione positivo quindi non porterà necessariamente a una soluzione al problema.


Ne risulta che:

  • E' molto importante ridurre i modelli di comunicazione negativi, per rendere la gestione dei conflitti meno spiacevole di quanto non sarebbe altrimenti.

  • Uno stile di comunicazione positivo in cui esprimi chiaramente le tue preoccupazioni e ascolti attivamente è il primo passo verso la risoluzione dei conflitti, ma da solo non è sufficiente per migliorare la relazione, sia a breve che a lungo termine. Infatti, una volta che le questioni sono state poste sul tavolo, si deve lavorare per trovare una soluzione con cui entrambi i partner possano convivere.



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