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Silvia Sacchini

Quando rivolgersi allo psicologo?



Diversi sono i motivi per i quali si può iniziare un percorso terapeutico. I più frequenti sono:

  • Fasi critiche e stressanti della vita, fatte di difficoltà o sofferenza.

  • Momenti di cambiamento in cui è necessario prendere decisioni e trovare un nuovo equilibrio.

  • Quando a causa di una difficoltà personale (ansia, paura, rabbia, tristezza, colpa, vergogna) si rinuncia ad aspetti importanti della propria vita.

  • In caso di disturbi come: attacchi di panico, episodi depressivi, disturbi post traumatici, disturbi alimentari, insonnia, disturbi sessuali, etc..

  • In caso di separazioni o lutti.

  • Per migliorare la qualità della propria vita, la propria salute, il rapporto con il proprio corpo ed il proprio benessere psicofisico.

  • Quando si ha la motivazione di approfondire le ragioni profonde del proprio malessere.

  • In caso di traumi, antichi o recenti, che impediscono di vivere serenamente il presente.


Noi italiani spendiamo 350 milioni l'anno in ansiolitici ma abbiamo ancora paura di andare dallo psicologo. Forse può essere utile chiarire alcuni preconcetti sull'argomento.


Andare in terapia o chiedere un supporto NON significa:

  • Essere matti. Infatti i motivi elencati qui sopra testimoniano che si può andare in terapia per situazioni che non hanno nulla a che fare con la pazzia.

  • Essere deboli, anzi la vera forza risiede nell'ammettere la nostra fragilità e nel saper chiedere una mano, perchè non sempre si può fare tutto da soli.

  • Iniziare un percorso senza fine. Infatti una buona terapia è tale se rende autonomi il prima possibile.

  • Dover raccontare tutto di sè.  Certo, in terapia ci si racconta ma non è obbligatorio dire tutto. Si può raccontare solo ciò che ci fa sentire a nostro agio o, ancora meglio, solo ciò che vogliamo.

  • Essere "sfigati". All'opposto, è dimostrato da alcune ricerche che chi è aperto a mettersi in discussione e ad affrontare le proprie dinamiche è una persona con intelligenza e sensibilità superiore alla media. Senza contare che la maggior parte delle persone di successo - siano essi cantanti, artisti, musicisti, grandi imprenditori, ecc. - sono andati o vanno in psicoterapia.

  • Scoprire più problemi di ciò che si pensa. Ci conosciamo sufficientemente, anche solo ad un livello intuitivo, per sapere cosa ci rende la vita difficile. Sarà quindi superfluo che ce lo sveli qualcun altro, tanto meno lo psicologo. Resta che dipende da noi decidere di guardare i problemi che abbiamo, e quali e quando affrontarli.

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